Hänsel e Gretel

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Hansel e Gretel - Engelbert Humperdinck (1854 – 1921)


Opera di Engelbert Humperdinck
Libretto di Adelheid Wette
Prima rappresentazione: 23 dicembre 1893 a Weimar
Prima esecuzione alla Deutsche Oper Berlin: 13 dicembre 1997

Consigliato per bambini dagli 8 anni in su.

 

 

La trama

 

Atto I

(La cucina della povera casa di un venditore di scope nella quale sta lavorando il piccolo Hansel in compagnia della sorella Gretel.)

I due ragazzi hanno lo stomaco che brontola per la fame e sognano di cambiar vita lontano da casa. La madre li sorprende a ballare e, innervosita dal loro bighellonare, rompe la brocca del latte (donato loro dalla vicina di casa qualche giorno prima) nel tentativo di punirli. Disperata per aver perso il poco cibo a disposizione per la cena, li manda nel bosco a cercare fragole, con la minaccia di non farsi rivedere a casa senza il cestino pieno, e quindi, spossata dalla fatica e dalle preoccupazioni, si addormenta.

 

Nel frattempo arriva il padre Peter, tutto allegro per i buoni affari fatti alla fiera del paese. Sotto gli occhi increduli della moglie, Peter tira fuori burro, salsicce, uova e persino un sacchetto di tè. Passata la sorpresa e l'euforia Gertrud racconta al marito del latte versato e di aver mandato per punizione i ragazzi nel bosco di Ilsenstein. Peter sbianca in volto, perché al paese dicono che in quel posto abita una strega che attira i bambini nella sua casa di marzapane per mangiarli. (La strega trasforma i bambini in biscotti nel suo forno e poi li mangia). In preda all'ansia, i genitori si mettono subito in cerca dei piccoli.

 

Atto II

Nel bosco Gretel ha intrecciato una ghirlanda di rose selvatiche, mentre Hansel sta terminando di riempire il cestino. Si mettono a giocare, e finiscono per mangiarsi tutte le fragole raccolte. Per non tornare a mani vuote, i due fratellini si bisticciano e si spingono dentro il bosco, finché non trovano più la strada. Hansel e Gretel, spaventati dall'eco delle loro voci e dal buio imminente, si trovano davanti all'improvviso un omino, che sbuca fuori da una strana foschia. Costui è il mago Sabbiolino, che li rassicura e sparge sui loro occhi una sabbia magica per farli addormentare. Prima di addormentarsi i due ragazzi recitano la preghiera degli angeli custodi. Come cadono assopiti appare vicino a loro un arcobaleno luminoso, da cui discendono quattordici angeli, che si mettono in cerchio attorno ai bambini per proteggerne il sonno.

 

Atto III

Prima che i bambini si sveglino, un altro genio benigno provvede ad asciugare la rugiada posatasi sui loro corpi. Stropicciandosi gli occhi, i fratelli si accorgono con stupore di aver sognato entrambi la pantomima degli angeli. Ma con maggior meraviglia vedono davanti a loro una casa intera fatta di dolciumi. Ai lati della casa ci sono una grande gabbia ed un forno, ed intorno tante statuine di marzapane. Hansel si avvicina coraggiosamente alla casa e ne assaggia un pezzo. Incantati da tanta delizia, i bambini non si accorgono della presenza della strega, che riesce ad infilare un laccio al collo di Hansel. La strega rinchiude Hansel in una gabbia, bloccandolo con un incantesimo, e ordina a Gretel di prelevare altri dolciumi per ingrassare il fratello. La strega vorrebbe rimpinzarli di dolci e poi cuocerli nel forno, ma i due fratelli non si danno per vinti. Il ragazzo finge di mangiare, e Gretel, non vista, spezza l'incantesimo con la bacchetta della Strega liberando con astuzia Hansel dalla gabbia. Insieme poi, sorprendono la strega alle spalle, gettandola nel forno, trasformandola in biscotto. Bruciata la vecchia, le statuine di marzapane si trasformano immediatamente in bambini, quelli stessi che la strega aveva cotto in precedenza (castigo toccato ora anche a lei). Ma i bambini tornati umani non possono muoversi. L'opera si chiude con i due fratelli che liberano i bambini dall’immobilità toccandoli con la mano, e la riunione di Hansel e Gretel che liberi e festanti riabbracciano i loro genitori.

 

Con le sue fiabe musicali filosofico-religiose, Humperdinck ha imboccato strade nuove nel campo dell'opera, sulle quali l'hanno seguito, sempre più numerosi, i compositori della generazione successiva.

Programma e cast

Durata: 2 ore / 1 intervallo
In tedesco con sopratitoli in tedesco e inglese
Conferenza pre-spettacolo (in tedesco): 45 minuti prima di ogni rappresentazione

 

Cast
Direttore d'orchestra: Friedrich Praetorius
Regista: Andreas Homoki
Scenografia, costumi: Wolfgang Gussmann
Coro di bambini: Christian Lindhorst
Peter, fabbricante di scope (Padre): Artur Garbas, Markus Brück (20.12.2024 | 26.12.2024 | 28.12.2024)
Gertrud, sua moglie (Madre): Maria Motolygina
Hänsel, loro figlio: Karis Tucker, Annika Schlicht (20.12.2024 | 26.12.2024 | 28.12.2024)
Gretel, loro figlia: Meechot Marrero, Nina Solodovnikova (20.12.2024 | 26.12.2024 | 28.12.2024)
La Strega: Burkhard Ulrich, Patrick Cook (20.12.2024 | 26.12.2024)
Uomo della sabbia & Fata della rugiada: Sua Jo
Coro: Kinderchor der Deutschen Oper Berlin
Orchestra: Orchester der Deutschen Oper Berlin

Galleria fotografica
2014 / Bettina Stöß
© 2014 / Bettina Stöß
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La Deutsche Oper Berlin

La Deutsche Oper Berlin è una compagnia d'opera situata nel quartiere berlinese di Charlottenburg, Germania. L'edificio residente è il secondo più grande teatro lirico del paese e anche la sede del Balletto di Stato di Berlino.

La storia dell'azienda risale agli Opernhaus Deutsches costruiti dalla città allora indipendente Charlottenburg-la "città più ricca di Prussia", secondo i piani progettati da Heinrich Seeling dal 1911. Ha aperto il 7 nov 1912 con una performance di Fidelio di Beethoven, condotto da Ignatz Waghalter. Dopo l'incorporazione di Charlottenburg dal 1920 Grande Berlino Act, il nome dell'edificio residente è stato cambiato a Städtische Oper (Municipal Opera) nel 1925.

Deutsches Opernhaus, 1912
Con il Machtergreifung nazista nel 1933, l'opera era sotto il controllo del Ministero della Pubblica dell'Illuminismo e Propaganda del Reich. Ministro Joseph Goebbels aveva il nome cambiato di nuovo al Deutsches Opernhaus, in competizione con il Berlin State Opera a Mitte controllato dal suo rivale, il prussiano ministro-presidente Hermann Göring. Nel 1935, l'edificio è stato ristrutturato da Paul Baumgarten e il salotto ridotta 2300-2098. Carl Ebert, il direttore generale della seconda guerra pre-mondiale, ha scelto di emigrare dalla Germania piuttosto che avallare la visione nazista della musica, e ha continuato a collaborare -ha trovato l'Opera Festival di Glyndebourne in Inghilterra. Egli fu sostituito da Max von Schillings, che ha aderito a emanare opere di "carattere tedesco puro". Molti artisti, come il direttore d'orchestra Fritz Stiedry o il cantante Alexander Kipnis seguiti Ebert in emigrazione. Il teatro fu distrutto da un raid aereo della RAF, il 23 novembre 1943. Spettacoli continuato al Admiralspalast a Mitte fino al 1945. Ebert restituito come direttore generale dopo la guerra.

Dopo la guerra, la società in quello che ormai era Berlino Ovest utilizzato il vicino edificio delle Theater des Westens fino a quando il teatro è stato ricostruito. Il design sobrio di Fritz Bornemann è stata completata il 24 settembre 1961. La produzione di apertura era Don Giovanni di Mozart. Il nuovo edificio inaugurato con il nome attuale.

© Günter Karl Bose
© 2014 / Bettina Stöß
© Bettina Stöß
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